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giovedì 6 agosto 2015

The London Dungeon ... il museo degli orrori

Tra le attrazioni turistiche maggiormente pubblicizzate che si possono incontrare a Londra vi è "The London Dungeon", il museo degli orrori.

Esso per quasi 40 anni ha attratto frotte di turisti presso Tooley Street, vicino alla stazione dei treni di London Bridge.


Io l'ho visitato in compagnia di una mia nipote nel settembre del 2012.
Pochi mesi dopo, il 31 gennaio 2013, si è trasferito presso County Hall sulla South Bank, di fronte alla ruota panoramica London Eye.

Il tour dura circa 90 minuti, e attraverso l'utilizzo di attori che interagiscono con il pubblico e con l'ausilio di particolari scenografie ed effetti speciali vengono raccontati alcuni efferati e sanguinosi eventi accaduti a Londra.
Tra i più conosciuti Jack lo squartatore, Bloody Mary la regina sanguinaria, Sweeney Todd, il barbiere di Fleet Street e Mrs. Lovett che produceva e vendeva focacce e pasticci con carne umana.

Lo scopo principale del London Dungeon è quello di incutere paura nei visitatori.
Attraverso percorsi obbligati si procede nella penombra e spesso ci si ritrova davanti a figuranti che appaiono all'improvviso urlando a squarciagola.

I vari percorsi sono lastricati di teste mozzate, crani e scheletri, pareti dove scorre il sangue, manichini impiccati e viscidi animali come i topi che banchettano su scheletri umani.

Gli episodi salienti del tour si svolgono in apposite sale dove operano attori vestiti in maniera trucida e che si comportano il più delle volte e volutamente in maniera rozza e apparentemente violenta.

Il tour inizia con una troupe fotografica che posiziona una coppia di visitatori davanti ad una parete, uno con un'ascia in mano e l'altro con il collo posizionato in una specie di ghigliottina.
Ovviamente la foto viene venduta all'uscita a caro prezzo (£ 14 per 2 foto nel 2012).

Esaminiamo alcune delle attrazioni a cui ho assistito nel London Dungeon

Attraverso un tour su delle barche (Boat Ride to Hell ... Navigando verso l’inferno) si tenta di replicare l'ultimo viaggio verso la Torre di Londra dei condannati a morte per aver cospirato contro il re Enrico ottavo.
La più famosa condannata a morte è Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII° e colpevole di non essere riuscita a concepire un figlio maschio che potesse proseguire la dinastia dei Tudor.

Eccoci nella sala delle torture, dove si possono "ammirare" numerosi modelli di torture, ruote per lo smembramento, oggetti miranti a far soffrire il condannato.
Una zona che fa riflettere sulla violenza e sull'efferatezza che il potere dell'epoca rivolgeva verso criminali e malfattori, veri o presunti, ma anche e soprattutto verso i condannati politici e religiosi.

Nella stanza della "Grande Pestilenza" vengono ricostruiti alcuni episodi accaduti durante il periodo della Peste Nera nella Londra del 1665.
Si passeggia lungo un vicolo tortuoso e apparentemente fangoso con abitazioni segnate con croci rosse, con corpi in decomposizione e grossi ratti neri .

Eccoci nella stanza dove si racconta la storia di Sweeney Todd, il barbiere serial killer di Fleet Street e della sua complice, Mrs. Lovett.
Sono però personaggi immaginari tratti dalla letteratura cinematografica e teatrale inglese.
Il barbiere, dopo una vita tormentata e sconvolto dalla perdita traumatica della moglie e della figlia, sfoga la sua sete di vendetta sgozzando clienti ricchi con un affilato rasoio.

Mrs. Lovett a sua volta provvede a sbarazzarsi dei corpi delle innocenti vittime usando la loro carne come ripieno per i suoi pasticci di carni, che vende nel suo negozio in Fleet Street in concorrenza con Mrs. Mooney che a sua volta farcisce le sue torte salate con carne di gatti randagi.

In questa sala sono stato involontario protagonista e coinvolto come attore "non protagonista" nella narrazione dei veri attori.
Nel mentre effettuavo delle foto "vietate" sono stato prelevato in maniera anche "volutamente" rude da alcuni attori e mentre raccontavano la storia del barbiere mi hanno fatto sedere su una sedia, ammanettato con delle cinghie e nel mentre venivo sgozzato la luce si spegne e cala un sipario.

Non poteva ovviamente mancare la ricostruzione delle geste sanguinarie di Jack lo squartatore e dei luoghi che lo videro protagonista.

In un percorso tortuoso e tenebroso pieno di fumo si porta il visitatore in una ricostruzione del quartiere Whitechapel e vi si addentra in una specie di labirinto.


La scena clou si svolge in una stanza dove è stato ricostruito un pub e dove si fa la conoscenza con "Jack The Ripper"

In un'altra stanza viene raccontate la storia di Bloody Mary, la regina Maria I° Tudor, detta la Sanguinaria.

All'interno della struttura non poteva mancare un labirinto che viene pubblicizzato come "uno dei più grandi labirinti di specchi del mondo" ... ma per come l'ho visto io è alquanto misero.


Alcune mie considerazioni.

Gli attori recitano ovviamente in inglese, e da alcuni commenti in rete, in maniera anche stretta e veloce e quasi incomprensibile agli stessi inglesi.
Le descrizioni che si incontrano lungo il percorso sono tutte in lingua inglese senza alcuna traduzione in altra lingua.
Penso che, datosi che la maggior parte dei visitatori sono turisti e non tutti masticano bene l'inglese sarebbe stato auspicabile la traduzione di ciò che avviene nelle singole stanze.

Il tragitto dura quasi un'ora e mezza e devo ammettere che in me non c'è stato un momento in cui ho percepito panico o un qualcosa simile alla paura ... al massimo certe situazioni mi hanno fatto ridere o sorridere.
Penso che il tour sia indicato per bambini o persone ipersensibili, facilmente manipolabili e influenzabili e che si spaventano per un nonnulla.

Volendo trarre qualcosa di positivo da questa esperienza penso che possa aver aumentato in me la curiosità verso alcuni personaggi narrati nei meandri del London Dungeon quali ad esempio Anna Bolena, la regina Maria detta la sanguinaria, alcuni serial killer oppure avvenimenti storici realmente accaduti come il Grande Incendio di Londra e la Peste Nera.

Personalmente non sono mai stato attratto da luoghi o spettacoli del genere ma in questo caso, a mia discolpa, vi sono entrato in quanto coinvolto da una mia nipote in visita a Londra.

Volendo trarre una conclusione basandomi sul rapporto "interesse personale - prezzo pagato" penso che 26 pounds (37 euri al cambio odierno) sia esagerato.

Il costo attuale (che è rimasto quasi invariato rispetto a quello del 2012 quando pagai £ 24) è di £ 25,95 (per gli adulti) e £ 20.95 (per i ragazzi da 4 a 15 anni) mentre quelli che hanno meno di 4 anni entrano gratis.
E' assolutamente consigliabile acquistare il biglietto online ... 17,95 gli adulti e 15,50 gli adolescenti.

Quello che reputo intollerante e che aumenta il mio giudizio negativo nei confronti del "London Dungeon" è il fatto che è vietato fare foto e videoriprese.

Per una questione caratteriale evito accuratamente di entrare in luoghi dove devo pagare anche profumatamente ma mi viene impedito l'uso di fotocamera e videocamera e quando vi sono in un certo senso costretto (come in questo caso specifico) instigato dalla mia "deformazione professionale" provo un gusto irrefrenabile a sfidare questo divieto.

E devo dire che anche stavolta sono riuscito nel mio intento.

Nel sito ufficiale con una certa prosopopea si dichiara che "è meglio di una visita o un tour noioso in un museo di Londra".

Se dovessi fare da guida turistica a qualcuno in visita a Londra per pochi giorni o una settimana sconsiglierei la visita al "London Dungeon" ma consiglierei vivamente la visita in uno qualunque dei tanti musei londinesi.

Musei dove tra l'altro non si paga un centesimo e dove davvero si può trascorrere una intera giornata immersi nella cultura, quella vera, e non soltanto 90 minuti attraverso un percorso obbligato dove l'unico spettacolo é "cercare di aver paura".



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